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Startup, dal via libera di Mimit a 550 milioni di fondi Pnrr. Sono gestiti da Cdp Venture Capital

Il ministero guidato da Adolfo Urso sblocca due fondi: 300 milioni andranno alla trasformazione digitale, 250 milioni all’energia. Il provvedimento arriva pochi giorni dopo il fallimento della Silicon Valley Bank, banca per le startup statunitensi

Al via i fondi di venture capital per la trasformazione ecologica e digitale. Le startup e le piccole e medie imprese possono presentare progetti relativi alla trasformazione ecologica e digitale, finanziati dai fondi europei inclusi nel Pnrr per un importo di 550 milioni di Euro. In una nota del ministero dell’Imprenditoria e del Made in Italy si legge che “l’obiettivo è stimolare la crescita del Paese attraverso investimenti di venture capital (diretti e indiretti)”.

I fondi provengono da due fondi, il “Green Transition Fund” con 250 milioni di euro e il “Digital Transition Fund” stanziati 300 milioni di euro, gestiti da CDP Venture Capital Sgr per conto del Ministero dell’Imprenditoria e del Made in Italy, compresi gli interventi del Pnrr “Sostegno alle startup e al capitale di rischio attivo nella trasformazione ecologica” e “Finanziamento delle start-up”.

“I progetti di transizione verde potranno includere l’uso di energie rinnovabili, la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica, l’economia circolare, mentre quelli relativi alla trasformazione digitale dovranno affrontare aree come l’intelligenza artificiale, l’Industria 4.0, la sicurezza informatica, il fintech e la blockchain”. si legge il promemoria. . Il 40% dei fondi sarà riservato agli investimenti nelle regioni meridionali.

Venture capital, oltre 2 miliardi investiti in Italia

Sono in corso fondi di venture capital da 550 milioni di euro per finanziare start-up legate alla rivoluzione digitale e alla transizione energetica. Il finanziamento, previsto dal Pnrr, è stato erogato dal Ministero dell’Imprenditoria e del Made in Italy (Mimit), guidato da Adolfo Urso. La gestione delle risorse sarà affidata a Cdp Venture Capital sgr, la divisione venture capital di Cassa Depositi e Prestiti. La notizia arriva in una settimana entusiasmante in cui l’ecosistema delle startup osserva da vicino quanto sta accadendo negli Stati Uniti a seguito del fallimento della Silicon Valley Bank (Svb), famosa per finanziare le startup straniere.

300 milioni per le startup digitali

Nel dettaglio, secondo la nota di Mimit, i fondi provengono da due fondi: Green Transition, dotato di 250 milioni di euro, e Digital Transition, con 300 milioni di euro. Cdp Venture gestisce veicoli per conto del ministero nell’ambito di due progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (NRR) denominati “Sostegno alle startup e al venture capital attivi nella transizione ecologica” e “Finanziamento alle start up”.

Nello specifico, le startup green che vorranno richiedere un finanziamento economico dovranno occuparsi di energie rinnovabili, mobilità sostenibile, efficienza energetica, economia circolare. I temi digitali sono invece: intelligenza artificiale, industria 4.0, cybersecurity, fintech e blockchain.

40% delle risorse nel sud Italia

L’organo gestore, ovvero Cdp Venture, selezionerà le proposte di investimento nel rispetto di quanto previsto dalla politica di investimento dei fondi e dalle “best practice di mercato”. Il 40% dei fondi sarà riservato agli investimenti (diretti e indiretti) nelle regioni del Mezzogiorno.

Cassa Depositi e Prestiti, come recentemente dichiarato dall’amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini, sta lavorando per creare un ecosistema di startup. Startup orientate alla quotazione in borsa, la cui presenza sul mercato sia in qualche modo simile al Nasdaq. “Diamo un’occhiata a come stanno andando le società quotate negli Stati Uniti: tra 15 anni, le classifiche di capitalizzazione saranno sempre diverse. E noi dobbiamo fare lo stesso, facendo in modo che i giovani imprenditori di oggi siano i grandi imprenditori di domani”.

Venture italiana per 2 miliardi

Secondo il Venture Capital Monitor-VeM Report 2022, lo scorso anno la cifra investita da operatori nazionali ed esteri nelle startup italiane ha raggiunto quasi 1,9 miliardi. Più del doppio rispetto ai 992 milioni. nel 2021. Diminuisce invece il flusso verso le imprese estere fondate da imprenditori italiani, da 919 milioni a 302 milioni. Tuttavia, la somma di queste due componenti consente di superare i 2 miliardi e raggiungere i 2,2 miliardi (300 milioni in più rispetto al 2021).