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Metaverso e web3: Qual’è la differenza?

A volte usate in modo intercambiabile, queste due etichette tecnologiche più popolari rappresentano visioni diverse ma parzialmente sovrapposte del futuro di Internet

Negli ultimi mesi, i termini web3 e metaverso sono stati spesso erroneamente usati in modo intercambiabile. Niente di grave: è normale essere confusi quando le nuove tecnologie sono ancora agli inizi, le persone iniziano a parlarne nello stesso periodo e non è nemmeno chiaro come si svilupperanno. Inoltre, ci sono sovrapposizioni ed elementi basati su criptovalute e blockchain tra il metaverso e il web3, tanto per complicare ulteriormente il quadro. Quindi proviamo a districare i fili.

Cos’è il metaverso?

Nella visione dei colossi della Silicon Valley (a cominciare da Meta, a cui è stata attribuita nel 1992 la popolarità del termine coniato nel romanzo Snow Crash), il Metaverso è il mondo digitale e immersivo in cui trasferiremo sempre più del nostro parte della vita quotidiana. Tendiamo a immaginarlo nella realtà virtuale, ma non è un requisito.

“Allora andremo a fare shopping più tardi.” Video che inganna tutti nel Metaverso

La caratteristica di questo ambiente è in realtà l’esplorazione aperta e libera. Non solo puoi giocare, ma puoi anche lavorare, incontrare amici, partecipare a grandi eventi, fare shopping e così via. “Metaverse” è un’etichetta (frutto di un attento marketing) che oggi denota una varietà di diversi ambienti digitali liberamente esplorabili – alcuni in realtà virtuale (es. VRChat o Horizon Worlds), altri no (Fortnite, Zepeto, Roblox) – e consente una varietà di esperienze sociali, partecipazione a eventi, acquisti per personalizzare il proprio avatar e altro ancora.

Parlare di metaverso rischia di essere fuorviante. In alcuni casi sarebbe più corretto parlare di “social networking nella realtà virtuale” e in altri parlare di giochi multiplayer e videogiochi open world.

L’Islanda prende in giro Zuckerberg e il suo Metaverso con un video brillante

Metaverse è in qualche modo un termine generico per riunire ambienti digitali disparati. Se tutti questi mondi fossero interconnessi, allora emergerebbe il vero e proprio metaverso proposto da Zuckerberg. Permettendoci ad esempio di utilizzare lo stesso avatar per spostarci da un ambiente all’altro e portare con noi i nostri beni digitali, indipendentemente da dove sono stati acquistati . In questo modo, vari piccoli ambienti digitali diventeranno parte di un unico mondo: il Metaverso, appunto.

Cos’è web3?

Web3, invece, mira a creare una nuova versione decentralizzata del web, alimentata da un’economia digitale e partecipativa. Come afferma OneZero, una piattaforma web3 è “una rete costruita su Internet, che utilizza meccanismi di consenso come blockchain e consente l’uso di criptovalute per incoraggiare la collaborazione tra tutti i membri della rete”.

Cosa significa? Alcuni esempi possono aiutare. Ad esempio, Reddit prevede l’uso di criptovalute per consentire agli abbonati di partecipare alla governance della piattaforma.

Attraverso le loro attività, gli utenti potranno guadagnare token speciali (token). Più token possiedi, più voce in capitolo hai nel governare la piattaforma. In altri casi, è possibile ottenere questi token perché lo spazio libero del proprio disco rigido è stato condiviso sulla blockchain, per aver vinto una partita in un gioco online basato su blockchain (questo si chiama GameFi), sono stati scambiati NFT o vinto alcune scommesse su piattaforme come Augur.

A differenza del web 2.0, dominato dalle grandi piattaforme social, il web3 si basa su un’economia a cui tutti possiamo partecipare, che incoraggia la condivisione in alcuni casi, la competizione in altri e la speculazione in altri. Molte di queste piattaforme basate su blockchain esistono già.

Tuttavia, questi progetti sono indipendenti l’uno dall’altro e non fanno (ancora) parte di un ecosistema generale in cui possiamo spostarci da un progetto all’altro con la stessa facilità con cui utilizziamo un browser per spostarci sul Web. Se questo ecosistema decentralizzato e interoperabile (cioè di comunicazione) viene realizzato, ha il potenziale per essere parte di una nuova economia completamente digitale aperta a tutti.

Paradossalmente, il limite più evidente di web3 è proprio quello di fornire una partecipazione attiva ed economica, e la maggior parte degli utenti. E’ probabilmente molto a suo agio con le piattaforme centralizzate di oggi, che non richiedono né investimenti né partecipazione alla governance. In conclusione, il web3 sembra destinato non a sostituire quello odierno, ma ad integrarlo.

In che modo web3 e il Metaverso sono simili

Ma se è così, perché confondere due realtà apparentemente disparate? Alcuni elementi in realtà si sovrappongono.

Ad esempio, NFT è una delle applicazioni di maggior successo della blockchain. Questi certificati elettronici che attestano la proprietà delle risorse digitali sono un chiaro esempio di web3 decentralizzato: posso portarli con me su qualsiasi piattaforma abilitata, posso venderli per criptovaluta, hanno generato la speculazione che chiunque può utilizzare e partecipare all’economia di Internet.