Investire sul titolo Facebook è uno degli argomenti che scatena sempre la curiosità dei nostri lettori. Vuoi perché parliamo del social network, vuoi perché investire su FB significa investire sul gigante dei social. Rimane che parliamo di una delle più grandi realtà al mondo e possiamo decidere se operare a rialzo o in ribasso sul titolo Facebook.
Presente ovunque nel mondo, a parte in Cina, la società nata dal visionario Zuckerberg con lo scopo di creare una rete sociale che collegasse persone distanti da loro. Ha qualcosa di fantastico che la caratterizza, ma anche qualche scheletro nell’armadio.
Non vi possiamo negare che oltre a leggerci articoli e la biografia sul genio la fantasia di diventare miliardari ci ha fatto andare ben oltre.
Ma di seguito vi racconteremo una breve storia.
La storia prima di Facebook
Il paragrafo la storia di Facebook, serve a farci arrivare all’idea di investire sul titolo Facebook con cognizione di causa.
Nato a pochi chilometri da New York, il giovane Mark, si appassiona subito al mondo digitale e in ambito comunicativo.
Impara a dimenarsi tra i codici di programmazione già prima di finire il liceo ed addirittura, sviluppa un Media Player. Questo era noto come Synapse, e aveva lo scopo di riconoscere i gusti delle persone, grazie al supporto dell’intelligenza artificiale.
E da qui in poi il giovane Zuckerberg vive una serie di eventi che gli cambieranno totalmente la vita ma soprattutto la notorietà.
Studente modello di Harvard, inizia subito a piazzarsi tra i programmatori più autorevoli in circolazione nel campus
Non incline a dar pane alla fame di gloria, al secondo anno inventa Course Match. Lo scopo era di aiutare gli studenti nella scelta dei corsi secondo la preferenze di altri studenti e l’obiettivo di creare gruppi di studio.
Qualche mese dopo, il primo diamante grezzo viene partorito dal genio in erba, FaceSmash.
FaceSmash: a un passo da Facebook
FaceSmash, nasce con un’idea divertente che ha veramente segnato le scelte future del genio. Questo si pone l’obiettivo di votare la bellezza degli iscritti al campus, mettendo due foto a confronto.
Un gioco ingenuo che però ha portato al giovane Zuckerberg a dover chiedere scusa a tutti gli studenti che hanno lamentato l’utilizzo improprio delle loro foto.
Il sito è stato costruito in un weekend e già il lunedì aveva intasato le connessioni ad Harvard, impedendo agli studenti di accedere alla rete internet.
Qualche mese dopo parte l’avventura. Thefacebook.com inizia a prendere forma in società con i compagni di stanza, Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes (fonte wikipedia).
Gennaio: si misero seduti a ragionare. A Febbraio avevano formalmente registrato il dominio e messo la prima pietra per quella che possiamo definire una delle più grandi rivoluzioni dei nostri tempi!
A seguito di una disputa con 3 studenti che ne richiedevano la paternità intellettuale e terminata con un indennizzo, il giovane Mark, chiude la sua carriera scolastica senza neanche aver terminato la laurea.
Un’idea vincente, non necessita di titoli!
Ma non sempre le idee vincenti non hanno delle falle.
Investire sul titolo Facebook: la ricchezza di Facebook
Nel corso degli anni, la piattaforma è stata il parco giochi di tanti programmatori e tanti hacker. Per i primi ci fa anche piacere, i secondi un po’ meno.
La ricchezza dei Facebook, anche per questo valutiamo che investire sul titolo FB sia opportuno, è la quantità di dati personali che detiene, tra informazioni personali e comportamentali, praticamente Facebook ci conosce di “persona”.
Da qui in poi è facile l’accenno a Cambridge Analytica.
Per chi non ne conoscesse nulla, Cambridge Analytica è stato il maggior motore della campagna presidenziale americana di Donald J. Trump.
Tanto per offrirvi una breve panoramica su Cambridge Analytica, l’azienda con base in U.K., aveva il compito proprio di elaborare i dati grazie al supporto di Facebook e Google.
Facebook e Google grazie a centinaia di applicazioni, sono riusciti a profilare milioni di persone rispetto agli interessi mostrati, facendo si che in base al profilo delineato, si ricevessero i dovuti messaggi che catturassero l’attenzione degli utenti.
Il titolo Facebook
Il titolo Facebook sta iniziando a muoversi e gli investitori si stanno guardando intorno soprattutto perché le prossime presidenziali potrebbero riportarci al passato, nonostante trapelano rassicurazioni rispetto alla gestione dei dati personali.
Investire sul titolo Facebook (NASDAQ: FB) viene supportato dalla volontà di investire sulla tecnologia che ha posto delle basi molto solide e che continuano ad aumentarne l’appeal.
Chiaramente l’azienda Facebook Inc. ha la possibilità questa volta di utilizzare i suoi metodi per trovarsi nel mezzo, facendo si che entrambi i candidati usufruiscano dei servizi offerti.
Nelle elezioni passate fu Hillary Clinton ad esplicitare la mancata volontà nell’utilizzo delle piattaforme Social nella stessa maniera utilizzata da Trump.
Siamo sicuri che l’azienda verrà messa sotto i riflettori dai regolatori e che questi avranno un’enorme responsabilità considerato che le loro scelte, influiranno anche sul titolo Facebook e sugli investitori stessi.
Nonostante questo, non ci sentiamo di dire che il titolo scenderà di molto considerata la grandezza dell’azienda e la stabilità che man mano sta acquisendo nel corso del tempo, ma soprattutto la velocità nell’integrare i cambiamenti.
Ogni volta che il gigante di Menlo Park affronta situazione simili, ne esce sempre a testa alta rinforzandosi ulteriormente epertanto chi deciderà di investire sul titolo Facebook, non dovrà avere molti problemi.
Facebook e la politica
Facebook e la politica è sempre un argomento controverso, al momento si sta accaparrando gli “odi” di entrambi le fazioni per due differenti motivi.
Da parte di Trump perché Twitter (NYSE: TWTR) ha verificato alcuni tweet del presidente degli Stati Uniti creando attriti con il suo entourage.
A seguito della verifica però non sono risultate incongruenze ed ha rafforzato la figura dell’inquilino della Casa Bianca.
Dal lato dei democratici invece si richiede la censura dei messaggi di Donald J. Trump, ma al momento non hanno trovato il riscontro di queste richieste.
Comunque all’interno dell’azienda l’aria burrascosa ha fatto muovere molti mari ed alcuni dipendenti dell’azienda hanno scioperato virtualmente.
I supporters del presidente americano Donald J. Trump, ad ogni modo, danno pieno sostegno al “pargolo”di Zuckerberg riconoscendogli la buona condotta nella gestione del caso.
In questa situazione è possibile prevedere che la società riceverà pressioni da entrambi gli schieramenti e questa é l’unica cosa che potrebbe influenzare in maniera negativa il titolo Facebook che ha nella scorsa settimana ha conosciuto uno dei rari casi di percentuale negativa, con un -5%.
Facebook e le news
Diciamo che questo è l’argomento che racchiude maggiori controversie nel settore e nonostante non sia la prima volta, a nostro parere non sarà neanche l’ultima.
Sono passati appena 12 mesi da quando FB si è trovato davanti ad una sanzione senza eguali.
L’azienda si è vista recapitare una multa da 5 miliardi di dollari con mittente Federal Trade Commission in merito a falle nelle politiche sulla privacy.
Due anni fa, lo scandalo Cambridge Analytica che ha fatto tremare veramente il pavimento del 1601 Willow Road, Menlo Park in California.
All’uscita dello scandalo, la società ha avuto una perdita di rara fattura, vedendo in 5 mesi, quasi dimezzare il valore degli stocks. In breve, sono passati da 218 dollari per azione a 123 dollari per azione.
Immaginiamo solo un secondo se fossimo entrati sul mercato dei CFD di una delle migliori piattaforme regolamentate. Se avessimo aperto una posizione a ribasso, di qualche migliaio di euro, si parla di capitali veramente importanti!
In fine in fase di offerta pubblica iniziale, IPO, il CEO Mark Zuckerberg si è presentato ad un incontro con i maggiori banchieri di Wall Street in felpa, lasciando tutti un po’ perplessi.
Tutto svanito però quando il valore delle azioni hanno fanno un salto importante ed hanno offerto la possibilità di accaparrarsi per 1 miliardo di dollari Instagram.
Il titolo FB ha acquisito dalla nascita, oltre il 1000%. Con l’acquisizione di Instagram e Whatsapp, non ha sicuramente diminuito l’appeal per chi è interessato ad investire sul titolo Facebook.
Una piccola curiosità che ha noi ha fatto letteralmente sbarra gli occhi è l’utilizzo giornaliero che ha il Social più grande al mondo. Quasi 2 miliardi di persone quotidianamente passa del tempo su facebook.com, parliamo di un quarto della popolazione mondiale..
Facebook e il futuro
Onestamente non vediamo motivo di enorme preoccupazione per gli investitori considerato che Facebook, avrà imparato dai suoi errori e soprattutto, chi vorrà potrà ricevere gli stessi servizi.
Chiaramente va sempre menzionato che il 3 novembre 2020 si terranno le elezioni in America e chiunque salga al potere potrà perseguire l’azienda sia tramite l’ Antitrust che tramite dagli enti per le comunicazioni.
Nonostante ciò i giganti del Hi-Tech, quali Google e Amazon, insieme chiaramente a Facebook, difficilmente crolleranno pertanto anche chi ha deciso i investire sul titoloFB, potrà dormire sonni relativamente tranquilli.
Inoltre il 90% delle comunicazioni e della fruizioni di materiali multimediali, passa per i suoi canali grazie alle acquisizioni di Instagram prima e Whatsapp poi.
Definito ciò onestamente vediamo più punti a favore che a sfavore in questo scenario.
Investire sul titolo Facebook: conclusioni
Facebook Inc. è una realtà solida e preparata ai cambiamenti che quotidianamente ci circondano, in molti non crediamo riuscirebbero a sopravvivere senza il sito o la app.
Investire su Facebook, cosi come investire sul titolo Samsung, Investire nel Gaming o investire sulla Cannabis, richiama le attenzioni di molti.
Pertanto investire sul titolo Facebook è un’opportunità costante, vi consigliamo di farlo tramite broker di CFD con piattaforma regolamentata che vi offrono l’opportunità di operare sia tramite conto demo, sia tramite conto reale.
Vi ricordiamo inoltre che gli strumenti finanziari con leva, offrono enormi opportunità ma hanno anche dei rischi di perdita connessi all’operatività di trading.