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Perrazzelli, lavorando su un forte investimento dlt blockchain

Sono in arrivo investimenti significativi nella tecnologia DLT e blockchain nel settore bancario e finanziario.

Dovrebbe “passare da circa 1 miliardo di dollari nel 2017 a 19 miliardi di dollari nel 2024”, come ha spiegato in un webex Alessandra Perrazzelli, vicedirettore generale della Banca d’Italia, nella prima giornata del convegno Assiom per gli operatori finanziari del cambio.

Attualmente è in corso di chiarimento il “quadro normativo organico per la gestione dei rischi e per cogliere le opportunità dell’innovazione tecnologica”. Il vicedirettore generale ha ricordato che l’innovazione non è “senza rischi: bisogna fare una distinzione tra le tecnologie di registro distribuito e le loro applicazioni, come il mondo delle criptovalute, che sono opache e rischiose per gli utenti”. Nell’ambito dell’iniziativa “Milano Hub” è prevista una “conference call” dedicata alle tecnologie DLT. Nel corso di un webinar, a cui hanno partecipato anche altri rappresentanti ed esperti di banche centrali, è stato evidenziato il ruolo della banca Milano Hub, in cui il tema scelto per il bando di quest’anno “rappresenta una scelta coraggiosa di fronte a una tecnologia Ledger che potrebbe avere un grande impatto sul settore finanziario”. Le possibili applicazioni della DLT rimangono in gran parte inesplorate.

In particolare, gli esperti di Via nAzionale hanno sottolineato che “vogliamo favorire applicazioni DLT che si concentrino su temi quali l’affidabilità della governance, la robustezza dei meccanismi di regolamento, l’interoperabilità con altre piattaforme, la certezza e la sicurezza delle operazioni, la tutela del cliente”. “Abbiamo ricevuto un totale di 57 candidature, un risultato che sicuramente ci soddisfa e conferma i già ottimi risultati del bando precedente. Considerando le 16 proposte inviate in massa, il numero totale di soggetti tra proponenti e partecipanti è aumentato ancora di oltre quantità, è 82”.

Come si muove l’intero settore?

Mentre l’inverno delle criptovalute è davvero iniziato, la blockchain continua a cavalcare l’onda della crescita. In effetti, il 2022 è stato un anno spaventoso per il mondo delle criptovalute. Il fallimento di Terra-Luna, la scomparsa di FTX e gli eventi di Bankman-Fried hanno avuto un forte impatto sull’intero settore. Un altro duro colpo alle criptovalute è stata l’iniziativa Merge Ethereum, che ha sostituito il consenso Proof-of-Work con Proof-of-Stake e ha risparmiato istantaneamente il 99% dell’energia.

Tuttavia, questa situazione non ha rallentato la crescita della blockchain, con progetti blockchain aumentati del 13% a 278 lo scorso anno rispetto ai 245 del 2021. Nel 2016 i progetti blockchain di aziende e PA intervistati in tutto il mondo sono stati circa 2.033-2.022, di cui 1.046 progetti già avviati, in fase di test o già messi in produzione. Questo il risultato dell’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger di PoliMi.

Diminuiscono invece i progetti blockchain per progetti commerciali entro il 2022, con 67 progetti che rappresentano un calo del 43% rispetto al 2021, pur continuando a rappresentare il numero totale di casi indagati nell’anno precedente, secondo i dati forniti dall’Osservatorio La maggior parte di loro ha lavorato a livello internazionale per 7 anni (568 progetti o il 54% del totale). Sono in aumento anche le applicazioni Internet-of-value di criptovalute, stablecoin e CBDC per lo scambio di valore, che rappresentano il 28% del totale con 100 progetti entro il 2022. Anche i progetti web decentralizzati stanno registrando una forte crescita, con 111 casi entro il 2022, con un aumento del 98%

Cresce il mercato italiano: 42 milioni di euro di investimenti, +50%.

Dopo la stagnazione del 2022, anche il mercato italiano nel 2023 vedrà una decisa crescita dei progetti enterprise blockchain. Gli investimenti sono stati pari a 42 milioni di euro, in aumento del 50% rispetto al 2021. Di questi, il 33% riguarda finanza e assicurazioni e il 23% retail e moda. Anche l’industria automobilistica ha guadagnato il 10 per cento dei posti di lavoro e la pubblica amministrazione il 7 per cento. Altro dato importante è il crescente interesse degli italiani per le criptovalute e i token, infatti più di 7 milioni di persone li hanno acquistati e altri 7 milioni hanno dichiarato che li acquisteranno in futuro.

Il metodo più comune per gli italiani per acquisire criptovalute è utilizzare gli strumenti di trading (40%), seguiti dagli ATM di criptovaluta (19%) e dai servizi di portafoglio che consentono acquisti diretti (18%). Circa il 52% utilizza sistemi indiretti insieme ai tradizionali servizi di transazione finanziaria e alle relative applicazioni bancarie.

Maggiore scalabilità e riduzione dei consumi energetici nel 2022

“Il 2022 sarà caratterizzato da importanti sviluppi nelle piattaforme blockchain, con un focus particolare sul miglioramento della scalabilità e sulla riduzione dei consumi energetici – ha dichiarato Francesco Bruschi, direttore dell’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledgers – Ethereum è cambiata, riducendo i consumi di validazione nel processo La catena BNB è la blockchain principale per le DApp e il numero di utenti attivi, creando un vero e proprio standard operativo basato su soluzioni a basso costo ma meno decentralizzate, e facilitando lo sviluppo delle DApp, che forniscono agli sviluppatori molti soldi. le applicazioni più interessanti, notiamo che piattaforme “classiche” come Instagram introducono nel loro mondo token e crypto asset che sono diventati sostituti dei principali strumenti di sostegno economico ucraino, quindi è possibile raccogliere decine di milioni di dollari da piccoli donatori Intorno al mondo.”

Una volta che l’hype è finito, è il momento di costruire

“Il 2023 è l’anno degli estremi nel mondo blockchain – ha spiegato Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger. Il lavoro di sviluppo iniziato anni fa si è consolidato, mostrando un dinamismo tecnico e un pragmatismo ingegneristico senza precedenti. Oggi le aziende stanno sfruttando questo momento per concentrarsi sulla sperimentazione di progetti Web3, lontano dal clamore mediatico e dai meccanismi più speculativi. Il mondo blockchain sta entrando in una nuova fase: l’hype è finito e il tempo di costruzione è iniziato”.